La fiction racconta la trasformazione del Rione Sanità, simbolo di riscatto sociale a Napoli. Imperdibile!
Torna al centro dell’attenzione mediatica il Rione Sanità, quartiere simbolo di rinascita sociale e culturale grazie all’impegno di Don Antonio Loffredo, sacerdote visionario protagonista di un progetto di riscatto civile e culturale che ha trasformato un territorio una volta segnato da degrado e criminalità in un modello di speranza e innovazione sociale.
Dal 23 ottobre, Rai 1 trasmetterà la serie tv Noi del Rione Sanità, ispirata proprio alla sua storia e al suo impegno, con protagonista Carmine Recano nei panni di don Giuseppe, personaggio liberamente ispirato a Don Loffredo.
Noi del Rione Sanità: la fiction che racconta un’esperienza di vita
Il Rione Sanità, situato nel cuore di Napoli, è stato a lungo associato a immagini di povertà e criminalità, ma oggi racconta una storia di riscatto grazie all’opera concreta di Don Antonio Loffredo, definito “il parroco visionario del Rione Sanità”. Ordinato sacerdote a 25 anni, Don Loffredo ha dedicato oltre vent’anni alla riqualificazione culturale e sociale del quartiere, puntando sulla valorizzazione del patrimonio storico e artistico e sul coinvolgimento diretto dei giovani del territorio.

Il backstage della fiction Noi del Rione Sanità – (modernissimo.it)
Tra le sue iniziative più significative spicca la creazione di un teatro all’interno di una chiesa del rione, luogo di aggregazione e formazione per tanti ragazzi che, attraverso l’arte e la cultura, hanno trovato un’alternativa concreta alla criminalità organizzata. La sua azione ha generato una vera e propria “rivoluzione felice”, come la definisce Carolina Terzi, che ha restituito dignità e speranza a una comunità segnata dall’abbandono.
Don Antonio Loffredo, oggi 64enne, ha ricevuto importanti riconoscimenti accademici, tra cui lauree honoris causa in Economia e Management e in Architettura, per il suo impegno nel riscatto urbano e culturale del Rione Sanità. La sua visione ha coinvolto non solo il quartiere, ma anche istituzioni culturali di rilievo come i musei di Capodimonte e il Museo Archeologico Nazionale, da cui è nato il progetto “La collina dell’arte”, volto a creare una rete tra i siti culturali della città.
La serie televisiva Noi del Rione Sanità, diretta da Luca Miniero e prodotta da Rai Fiction, Rai Com e MAD Entertainment, prende spunto dal libro omonimo di Don Antonio Loffredo e si sviluppa in tre puntate in prima serata su Rai 1. Il protagonista, don Giuseppe, interpretato con intensità da Carmine Recano, incarna il sacerdote “del fare”, che con coraggio e umanità affronta le difficoltà del quartiere, incarnando la lotta quotidiana contro la rassegnazione e la criminalità.
Don Antonio ha voluto che il nome del prete nella fiction fosse quello del suo predecessore, Don Giuseppe, un gesto simbolico che sottolinea come la rinascita del Rione Sanità sia il frutto di un lavoro collettivo e di continuità generazionale. “Non è la mia storia, ma quella di noi del Rione Sanità”, ha ribadito lo stesso Don Loffredo durante la presentazione della serie, sottolineando come il suo ruolo sia stato quello di “mediano”, che passa la palla ai giovani, veri protagonisti del cambiamento.
Luca Miniero, regista napoletano, racconta di aver conosciuto il quartiere da ragazzo come un luogo invivibile e pericoloso, ma di averlo ritrovato trasformato, grazie all’opera di Don Antonio. Molti degli attori coinvolti provengono direttamente dal Teatro Sanità, portando in scena esperienze autentiche e contribuendo a dare un colore vivo alla narrazione.